Corpi imprevisti. Radicalità, futuri possibili e somatecniche
Aula 113, Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono 7
Abstract
Una delle dimensioni radicali delle teorie femministe risiede nella capacità di osservare criticamente i corpi, non solo mettendo in discussione la separazione tra corpo e mente e quella
tra natura e cultura, ma anche analizzando lo statuto stesso dei corpi. In questo processo le teorie femministe rovesciano i paradigmi politici che hanno usato il corpo come metafora, a partire proprio dai corpi materiali e dalla loro particolarità. Prendendo come punto di avvio le riflessioni di Carla Lonzi proveremo a tracciare delle possibili linee frastagliate che uniscano i gesti delle donne clitoridee a quelli delle cyborg per interrogarsi su quale forma di futuro ne emerge. Per questo prenderemo in esame l’idea di somatecnica come dimensione imprevista che apre a inedite azioni politiche e a soggetti collettivi che si costruiscono proprio nel proiettarsi nei futuri possibili.
Bio
Elisa Virgili è ricercatrice indipendente e si occupa di Studi di Genere, Teorie Queer e Filosofia Politica. Fa parte del Centro di Ricerca Politesse e della rete GIFTS ed è docente di un laboratorio di filosofia politica in carcere con Carlotta Cossutta. Ha recentemente tradotto per Asterisco Edizioni Gaga Feminism. Sesso, Genere e la fine della Norma di Jack Halberstam.
Carlotta Cossutta è ricercatrice precaria in Filosofia Politica e si interessa di storia del pensiero politico delle donne e di teorie femministe, transfemministe e queer. Fa parte del centro di ricerca Politesse e della rete GIFTS e non sa disgiungere teoria e prassi e quindi molte delle sue riflessioni sono nutrite dalla collettiva Ambrosia. Conduce assieme a Elisa Virgili il laboratorio di filosofia politica in carcere. Ha recentemente pubblicato per ETS Avere potere su se stesse: politica e femminilità in Mary Wollstonecraft.