Le maschere del femminismo Nero. Agency politica e strategie estetiche di una filosofia nata dalla lotta
20 aprile 2023 | 16:30-19.00 | Aula 113, Università Statale di Milano | Via Festa del Perdono 7
Abstract
Per riprendere la definizione di Leonard Harris (1984), voglio inquadrare il femminismo Nero come una “Filosofia nata dalla lotta”. Attraverso le voci che hanno segnato la storia di questo movimento politico e di pensiero si tratterà di comporne l’impianto epistemologico condiviso, ovvero quello di un’epistemologia della resistenza e del punto di vista situato. Sulla base di tali premesse, assumono consistenza quattro concetti fondamentali del femminismo Nero: agency, comunità, auto-rappresentazione e auto-coscienza. In un implicito dialogo con il filosofo Nero Frantz Fanon (1952), la costellazione concettuale così tratteggiata, permette di indagare la specifica “maschera” del femminismo Nero, che a differenza di quella fanoniana risulta tutt’altro che bianca, ma al contrario, un’epidermizzazione strategica della tensione tra soggettivazione e assoggettamento. Con questa lente si mette a fuoco il peculiare rapporto del femminismo Nero al potere estetico, quello di un uso codificato della performatività orientato al divenire della comunità di resistenza.
Bio
Marie Moïse è dottoressa di ricerca in filosofia politica dell’Università di Padova e Tolosa II. È inoltre un’attivista che scrive di razzismo, femminismo e relazioni di cura. Le sue ricerche vertono principalmente su questioni postcoloniali e di genere in un’ottica intersezionale. È co-autrice di Future. Il domani narrato dalle voci di oggi (Effequ 2019), co-traduttrice di Donne, razza e classe di Angela Davis (Alegre, 2018) e ha tradotto Femonazionalismo. Il razzismo nel nome delle donne di Sara R. Farris (Roma, Alegre, 2019).
In presenza con accesso libero e online sulla piattaforma Teams.