Docenti proponenti
I suoi interessi di ricerca si sono sviluppati, a partire dagli anni del dottorato, attorno a due assi tematici: da un lato, quello della tradizione repubblicana moderna, studiata con particolare attenzione alle elaborazione teoriche dei pensatori dell’Illuminismo scozzese; dall’altro, quello della tradizione medievale e moderna della “guerra giusta”, e delle sue riformulazioni contemporanee. Negli anni Novanta le sue ricerche si sono concentrate, in particolare, sui dibattiti relativi alla tradizione repubblicana moderna e contemporanea, tra storiografia e teoria politica. Ha curato l’edizione italiana di importanti contributi anglosassoni, tra cui La libertà prima del liberalismo di Quentin Skinner e Il repubblicanesimo. Una teoria della libertà e del governo di Philip Pettit. Tra il 1995 ed il 1998, ha partecipato al gruppo di ricerca europeo, coordinato da Quentin Skinner e Martin van Gelderen, dedicato al tema «Republicanism. A Shared European Heritage», portando contributi sull’eredità delle tematiche repubblicane nei pensatori scozzesi. Mosso da questi interessi, ha fatto parte dei gruppi di ricerca nazionali PRIN, coordinati prima da Antonio Santucci, poi da Emanuele Ronchetti e da Luigi Turco, sulla filosofia inglese e scozzese, tra Sei e Settecento, ed i suoi legami con le filosofie continentali.
Ha contribuito all’Enciclopedia del pensiero politico, curata da Carlo Galli e Roberto Esposito, presso l’editore Laterza, con la stesura di varie voci, per lo più dedicate ad autori legati alla tradizione repubblicana moderna. Più di recente, ha contribuito anche all’Enciclopedia Machiavelliana, coordinata da Gennaro Sasso, per l’Istituto Treccani.
Negli ultimi quindici anni, non si è limitato ad ampliare lo studio delle teorie moderne della guerra, muovendosi tra i teorici della Scuola di Salamanca e Kant, ma ha cercato di approfondire le nuove forme di legittimazione dei conflitti armati, elaborate tanto da filosofi politici, quanto da giuristi contemporanei: quelle elaborazioni teoriche che hanno fornito giustificazioni alla pratica delle cosiddette “guerre umanitarie”. Insoddisfatto di alcune presentazioni unilaterali della riflessione di Machiavelli, anche da parte di storici avvertiti che si rifanno alla scuola di Cambridge, ha cercato negli ultimi anni di rendere conto della complessità del pensiero del Segretario fiorentino, affrontando nodi concettuali come quelli delle congiure, dei «rimedi» necessari in tempo straordinari, dell’uso della religione, e di mostrare poi le specifiche selezioni che i pensatori repubblicani moderni hanno effettuato del «corpus» della riflessione machiavelliana. I risultati di queste ricerche sono ora in corso di stampa in un volume dal titolo Machiavelli e la tradizione repubblicana moderna, che uscirà per la casa editrice Il Mulino nella collana «Studi e ricerche»; una traduzione parziale del volume, limitata ai capitoli su Machiavelli, è prevista dalla Oxford University Press, nella collana «Oxford Constitutional Theory».