Ida Dominijanni

Soggetto politico, soggetto dell’inconscio

Via Festa del Perdono 7

J. Henry Fair, dalla serie Industrial Scars (2016)

Abstract

Il femminismo radicale degli anni Settanta e seguenti ha messo profondamente in discussione lo statuto del soggetto politico tradizionale, revocando in dubbio la sua apparente neutralità e la sua forma di razionalità. In questa operazione ha avuto un ruolo cruciale il rapporto del femminismo con la psicoanalisi, sia sul piano teorico sia sul piano delle pratiche politiche. Che cosa significa tenere presente il soggetto dell’inconscio nella reinvenzione del chi, del come e del che cosa della politica? E che cosa significa farlo oggi, in un contesto culturale e politico completamente diverso da quello degli anni Settanta che sembra sottomettere anche l’inconscio alle favole populiste e alle ingiunzioni del capitalismo estrattivo neoliberale?

Bio


Filosofa femminista, giornalista e saggista, Ida Dominijanni ha lavorato al lungo nella redazione del quotidiano il manifesto e scrive attualmente su Internazionale. Ha insegnato teoria femminista in varie università italiane e straniere ed è stata research fellow presso la «Society for the Humanities» della Cornell University negli Stati Uniti. È membro del Centro studi per la riforma dello Stato di Roma e fa parte della comunità filosofica femminile Diotima. Suoi contributi sono stati pubblicati in molte riviste italiane e straniere e in svariati volumi collettivi. Il suo ultimo libro si intitola Il trucco. Sessualità e biopolitica nella fine di Berlusconi (Ediesse, 2014).