Sara Farris

L’economia politica del Femonazionalismo

Maria Caletti, Senza titolo (dettaglio), 2020

Abstract

Il femonazionalismo fa riferimento all’uso da parte dei partiti di estrema destra della rivendicazione dell’uguaglianza di genere per portare avanti politiche islamofobe e razziste. Si tratta di una ideologia che scaturisce da un’inedita intersezione tra nazionalisti, politici neoliberisti e alcune associazioni femministe e donne delle istituzioni. Una convergenza che nasce dalla volontà di mantenere la catena materiale della produzione e della riproduzione sociale. Nascondendo le disuguaglianze strutturali dietro conflitti culturali il femonazionalismo contribuisce alla riorganizzazione neoliberista del welfare. Se gli uomini migranti sono accusati di “rubare il lavoro” o essere dei “parassiti del welfare”, le donne migranti invece permettono agli europei e alle europee di lavorare nella sfera pubblica garantendo quel lavoro di cura che le ristrutturazioni neoliberiste hanno mercificato: lavori domestici, baby sitting e assistenza per anziani e disabili. Ne viene fuori una contraddizione di fondo: si sostiene di voler emancipare le donne non occidentali relegandole in quella sfera lavorativa da cui i movimenti femministi hanno storicamente cercato di liberare le donne. E riducendo il tema dei diritti di genere a uno scontro di civiltà si legittimano le molteplici forme di oppressione che ancora colpiscono le donne.

Bio

Sara R. Farris è una sociologa esperta in teoria sociale, genere, migrazione e cura/riproduzione sociale. È nota a livello internazionale per la sua ricerca sulla mobilitazione di temi femministi da parte di partiti nazionalisti nell’ambito di campagne anti-immigrazione e anti-islam, o ” femonazionalismo”. Le sue ricerche sono state finanziate dall’Institute for Advanced Study di Princeton, dalla Commissione europea attraverso i programmi Daphne III e Marie Curie e dal Leverhulme Trust.
Ha pubblicato diversi libri, tra cui In the Name of Women’s Rights. The Rise of Femonationalism (Duke University Press, 2017) e Max Weber’s Theory of Personality. Individuation, Politics and Orientalism in the Sociology of Religion (Brill 2013) – oltre a numerosi articoli in importanti riviste. È un’appassionata lettrice di romanzi femministi. La sua recensione del quartetto di Elena Ferrante è stata inclusa nel programma del National Theatre di adattamenti drammatici di My Brilliant Friend di Elena Ferrante nel 2019.