Stamatia Portanova

Speculazioni fem-algoritmiche: il pensiero delle IA oltre le premesse assiomatiche del sistema

Aula Crociera Alta di Studi Umanistici, Università degli Studi di Milano

Via Festa del Perdono 7

Gianmarco Donaggio, still da  Manifestarsi (2021)

Abstract

Se “la speculazione è quella modalità del pensiero che […] reindirizza il discorso in direzione del futuro”, il pensiero transfemminista si trova a riflettere speculativamente anche sulla relazione tra ‘umani e tecnologie’ (o soggetti-strumenti). In questa chiave di lettura, intraprendiamo allora un viaggio teorico sulle orme di modalità temporali ‘altre’, non razionalmente linearizzate (il passato come eredità immutabile e il futuro come orizzonte prevedibile del presente), ma ‘macchinate’ e ‘affabulate’ dalle figure socio-fanta-scientifiche (o realtà finzionali, per dirla alla Haraway) che incontriamo durante il percorso. Personagge quali la robot Sophia o la influencer digitale Lil Miquela appaiono, a prima vista, come marionette automatiche al servizio di ingegneri appassionati e scienziati narcisisti, navicelle pronte per un nuovo allunaggio: eppure, queste schiave artificiali si rivelano, a un più attento sguardo transfemminista, così complicate e opache nel loro funzionamento da far sospettare una vita propria. Nelle loro storie, troviamo un passato ricombinato, mentre il finale (il futuro) della narrazione rimane aperto, pronto a prendere pieghe e deviazioni impreviste, diverse da quelle programmate. Se gli algoritmi ci mostrano, quotidianamente, di essere in grado di mutare, navigare e re-imparare, sondando ogni orizzonte possibile, il modo di pensare rivelato dalle intelligenze di Sophia e Miquela si basa sull’idea che i risultati non sono mai contenuti nelle premesse assiomatiche del sistema. Con il loro comportamento, ci insegnano come agire il futuro. (Da “L’Albero di Lidia”, Leggendaria, 2021)

Bio

Stamatia Portanova è Ricercatrice a Tempo Determinato di tipo A presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” (Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, settore disciplinare SPS/08), dove insegna Studi Culturali e Media (laurea triennale) e Studi Culturali e Postcoloniali del Mediterraneo (laurea magistrale). 

I suoi interessi di ricerca sono la cultura e la filosofia digitale, con una particolare attenzione per i processi di automazione, l”intelligenza artificiale’ e il software, intesi come oggetti culturali. In tale ambito, ha pubblicato due monografie: Whose Time Is It? Asocial Robots, Syncholonialism and Artificial Chronological intelligence (Sternberg Press, 2021) e Moving without a Body. Digital Philosophy and Choreographic Thoughts (MIT Press, 2013), oltre a svariati articoli in riviste e raccolte di saggi di carattere internazionale.