Nella piega dell’utopia. Fare cruising tra archivi effimeri e futurità queer
Aula 104, Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono 7
Abstract
In Cruising Utopia. L’orizzonte della futurità queer, José Esteban Muñoz descrive il tendere verso le futurità utopiche queer soprattutto come movimento dall’allora al qui, dal non-più-conscio al non-ancora-conscio. Le cartografie di questo movimento permettono di pensare alla natura contigua delle temporalità grazie a una metodologia utopica queer che esplora gli archivi dell’effimero. Proverò a condividere questo esercizio di riattivazione dell’impulso utopico in cui utilizzeremo in modo critico il passato al fine di ingaggiare con il presente e immaginare altri futuri.
Bio
Nina Ferrante è una studiosa e un’attivista terrona trans-femminista queer. Dottore di ricerca in Studi culturali e postcoloniali del mondo anglofono all’Orientale di Napoli, attualmente grazie ad un assegno di ricerca dello IUAV in Culture del Progetto sta costruendo una compostiera pratica e teorica da cui osservare il contributo delle epistemologia femministe alle ecologie politiche e compiere una capriola queer. Membro del comitato scientifico del Centro di Studi di Genere e Postcoloniali dell’Università l’orientale e tra le fondatrici della Technocultures Research Unit. Autrice di “Pelle Queer Maschere Straight. Il regime di visibilità oltre la televisione”. Appassionata di cultura pop e fantascienza femminista queer e postcoloniale, la sua ricerca tra attivismo e accademia si colloca nell’intersezione tra ecologie e tecnologie da una prospettiva transfemminista.