Nina Ferrante

Nella piega dell’utopia. Fare cruising tra archivi effimeri e futurità queer

Aula 104, Università degli Studi di Milano

Via Festa del Perdono 7

Gianmarco Donaggio, still da  Manifestarsi (2021)

Abstract

In Cruising Utopia. L’orizzonte della futurità queer, José Esteban Muñoz descrive il tendere verso le futurità utopiche queer soprattutto come movimento dall’allora al qui, dal non-più-conscio al non-ancora-conscio. Le cartografie di questo movimento permettono di pensare alla natura contigua delle temporalità grazie a una metodologia utopica queer che esplora gli archivi dell’effimero. Proverò a condividere questo esercizio di riattivazione dell’impulso utopico in cui utilizzeremo in modo critico il passato al fine di ingaggiare con il presente e immaginare altri futuri.

Bio

Nina Ferrante è una studiosa e un’attivista terrona trans-femminista queer. Dottore di ricerca in Studi culturali e postcoloniali del mondo anglofono all’Orientale di Napoli, attualmente grazie ad un assegno di ricerca dello IUAV in Culture del Progetto sta costruendo una compostiera pratica e teorica da cui osservare il contributo delle epistemologia femministe alle ecologie politiche e compiere una capriola queer. Membro del comitato scientifico del Centro di Studi di Genere e Postcoloniali dell’Università l’orientale e tra le fondatrici della Technocultures Research Unit. Autrice di “Pelle Queer Maschere Straight. Il regime di visibilità oltre la televisione”. Appassionata di cultura pop e fantascienza femminista queer e postcoloniale, la sua ricerca tra attivismo e accademia si colloca nell’intersezione tra ecologie e tecnologie da una prospettiva transfemminista.